“Nello yoga tantrico esiste il concetto dell’anima gemella e se sì, cosa si può fare per incontrarla?”
RISPOSTA DI Eric Baret:
“Nello yoga tantrico non c’è nemmeno l’anima individuale, quindi ancora meno l’anima gemella.
Perchè limitarvi a un’anima?
Tutto quello che incontrate, tutti quelli che incontrate, ciò che incontrate siete voi stessi; tutti quelli che incontrate sono fratelli per voi, salvo se vivete in un immaginario: “Questi sono i miei genitori, questi sono i miei figli, questi sono i miei vicini, questo è uno straniero...” è una sorta di razzismo, ma se non siete razzista chiunque voi incontriate è una risonanza di voi stessi.
Dovete scoprire questa intimità.
Se vi si mette in prigione con un altro condannato è quella la vostra anima gemella, se siete all’ospedale con un altro paziente che è lì come voi è questa la vostra anima gemella, quando acquistate la vostra cotoletta dal vostro macellaio è lui la vostra anima gemella e quando siete sul metrò guardate tutti quelli che sono lì sono le vostre anime gemelle.
Questo non significa che non ci siano persone con le quali avete una risonanza più facile che con altre: certe persone hanno un odore che vi stimola di più di altre, ci sono persone la cui morfologia vi stimola più di altre, ci sono persone il cui suono di voce vi stimola più di altre, vi sono gusti musicali che vi stimolano più di altri, esiste tutto questo, ma la vicinanza non è legata a queste cose. Potete sentirvi assolutamente vicino a qualcuno che non ha nulla in comune con voi. Dunque le risonanze esterne sono un di più, ma non sono loro a determinare la vicinanza e l’intimità. Progressivamente dire di cercare di vivere con qualcuno di intimo si eliminerà. Non è perchè non siete abbastanza intimo per vivere con qualcuno, piuttosto non è che siete intimo da quando vivete con qualcuno: voi dovete essere in intimità con ciò che si presenta, non c’è ricerca.
C’è un ascolto. Vedo le mie resistenze, i miei giudizi, e progressivamente queste resistenze, questi giudizi si ridurranno e divento disponibile.
Quando il poliziotto che vi arresta perché state andando troppo veloce o perché non avete la mascherina sentirete questa prossimità con questo poliziotto, è anch’esso un rappresentante della vita. C’è una forma di non selezione che si farà.
L’intimità è con quello che c’è, con ciò che si presente e non è unicamente sul piano esterno.
Potete essere intimo con qualcuno che vive a mille chilometri nell’istante, non è l’intimità di domani quando ci vediamo. E’ un’intimità nell’istante. Si sente questo cambio di energia senza aspettativa, senza immaginario, senza creare una relazione, senza pensare nulla.
Lo spazio tempo è un concetto, voi siete assolutamente, intimamente, in contatto con la totalità dell’universo, in ogni istante.
Questa totalità si frammenta in esperienze specifiche e queste esperienza specifiche includono sperimentalmente la totalità.
E’ questo profondamente il tantrismo.”
Tratto da un seminario di Eric Baret.